
Cuocere in forno con la carta stagnola? Errore gravissimo! Se sei qui, vuol dire che ti stai chiedendo per quale motivo. In questa guida, ti spiegheremo perché, fornendoti alcuni consigli preziosi per tutelare la tua salute e quella dei tuoi cari. Continua a leggere le prossime righe di questo articolo!
Alluminio per la cottura in forno: perché è pericoloso
Il pericolo dell’alluminio utilizzato per la cottura in forno è stato ribadito, nel 2020, dagli esperti del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA). In questo frangente, sono state chiamate in causa analisi condotte presso l’Università di Milano e nei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Cosa è emerso da queste ultime?

Il fatto che, a contatto con determinati alimenti, la carta stagnola rilascia particelle che, migrando negli alimenti, provocano una vera e propria contaminazione. Proprio per fornire informazioni chiare in merito, nel 2020 il Ministero della Salute ha proposto all’utenza una campagna di comunicazione dedicata proprio al corretto utilizzo dell’alluminio in cucina.
Dopo questa doverosa premessa relativa all’impegno degli esperti per un aspetto fondamentale per la salute e spesso trascurato, non resta che capire bene cos’è l’alluminio, dove lo troviamo e in quali condizioni si può parlare di effetti tossici per l’organismo. Seguici nel prossimo paragrafo per scoprire queste preziose informazioni!
Alluminio: cosa sapere su questo metallo e in quali casi si parla di tossicità
Metallo leggero che possiamo trovare in prodotti di uso quotidiano di vario tipo, tra cui i deodoranti, l‘alluminio, in alcuni casi, può interferire con processi biologici fondamentali per il benessere, provocando effetti tossici. Ciò accade soprattutto quando si ha a che fare con quadri di eccessivo accumulo nell’organismo.

Dato che l’organismo lo smaltisce attraverso le urine, gli effetti tossici maggiori si possono apprezzare nei soggetti che, di base, soffrono di problematiche renali o non hanno maturato la piena funzionalità dei suddetti organi. Quest’ultima situazione riguarda in particolare i bambini di età inferiore ai 3 anni. Grazie all’EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, abbiamo indicazioni specifiche per quanto riguarda i limiti di esposizione oltre i quali l’alluminio non è sicuro.
Una persona di corporatura media, indi con un peso attorno ai 60 kg, dovrebbe essere esposta a massimo 60 mg di alluminio alla settimana. Il problema oggigiorno è legato all’ampio utilizzo di questo metallo, che possiamo trovare in oggetti che vanno dalle pentole alle caffettiere. In virtù di ciò, si raccomanda di limitare il più possibile l’esposizione, soprattutto quando si parla di uso in cucina.
Come utilizzare la carta stagnola in cucina in sicurezza
Come utilizzare la carta stagnola e i contenitori in alluminio in sicurezza in cucina? La prima cosa da fare, come ricordano anche le linee guida fornite dagli esperti del Ministero della Salute, è leggere bene l’etichetta del prodotto. Così facendo, si ha la certezza dell’effettiva compatibilità al contatto con gli alimenti.

Essenziale, inoltre, è evitare l’utilizzo di carta stagnola e contenitori in alluminio con cibi dall’alto tenore di acidità o ricchi di sale. Giusto per citare alcuni casi di incompatibilità, ricordiamo pesci come le alici marinate e i capperi sotto sale. Attenzione anche agli alimenti conditi con il limone e/o con l’aceto.
Si possono conservare gli alimenti in contenitori in alluminio o avvolti nella carta stagnola più di 24 ore solo se esposti a temperatura di refrigerazione o di congelamento. Nel momento in cui, invece, si ha a che fare con alimenti secchi come il caffè, la conservazione in carta stagnola o in contenitore di alluminio può superare le 24 ore.
Alternative alla carta stagnola per cuocere nel forno
A questo punto, ti starai chiedendo quali siano le migliori alternative per cuocere in forno senza la carta stagnola. Fra le alleate più utili e sostenibili, ricordiamo le pentole in coccio, eredità di una cucina del passato che, ancora oggi, ci regala delle vere e proprie meraviglie, che ci aiutano tantissimo a portare in tavola qualcosa di buono.

Ottime sono anche le pentole in acciaio, per non parlare di quelle in ceramica. Per quanto riguarda, invece, la conservazione dei cibi, un’eccellente opzione sono i contenitori in vetro, meglio se caratterizzati da una chiusura ermetica, essenziale per prevenire le contaminazioni. Nei casi in cui, invece, si deve portare il cibo fuori casa, un’alternativa fantastica è la pellicola compostabile.
In quest’ultima situazione, si possono utilizzare pure i tovaglioli di stoffa. Per evitare che si rovinino a contatto con il cibo, una buona idea è quella di sceglierli imbevuti di cera d’api, che li rende estremamente impermeabili. Non c’è che dire: le alternative salutari all’alluminio in cucina davvero non mancano!