
L’ammoniaca è un prodotto comunemente utilizzato per le pulizie domestiche grazie alla sua efficacia nello sgrassare e igienizzare le superfici. Tuttavia, l’uso di ammoniaca può essere dannosa per alcuni ambienti come il bagno, sia per la compromissione delle superfici sia per potenziali rischi per la salute, oltre al suo impatto ambientale.
Uso dell’ammoniaca in bagno
Nonostante il suo potere sgrassante e pulente, l’ammoniaca può rovinare alcune superfici del bagno, soprattutto se utilizzata in modo non adeguato e su materiali delicati. Ad esempio l’ammoniaca è sconsigliata per pulire le superfici in marmo o del legno non trattato perché può provocare danno irreparabili o lasciare aloni ostinati.

Anche il gres porcellanata, sebbene sia un materiale piuttosto resistente, può essere rovinato da detergenti troppo aggressivi come l’ammoniaca, che potrebbe comprometterne la finitura lucida e causare una patina opaca. Ma non solo, perché l’ammoniaca non è adatta per igienizzare la rubinetteria che non è in acciaio, come quella in ottone.
Soprattutto la rubinetteria in ottone cromato opaco potrebbe riportare danni irreparabili per l’aspetto estetico ma anche la funzionalità. Quindi, è importante utilizzare l’ammoniaca solo su superfici idonee seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Dopo l’uso, si raccomanda di risciacquare accuratamente per evitare di rovinare le superfici pulite con questo prodotto.
Potenziali rischi per la salute
L’ammoniaca è una sostanza altamente irritante per le vie respiratorie. Respirare i suoi vapore può provocare tosse, bruciore alla gola, difficoltà respiratorie. Inoltre, il contatto diretto dell’ammoniaca con la pelle può causare irritazioni cutanee e ustioni mentre il contatto diretto con gli occhi provoca danni e lesioni alla cornea.

L’uso di ammoniaca pura e non diluita in ambienti chiusi e privi di ventilazione aumenta il rischio di esposizione ai suoi vapori pericolosi con l’aggravarsi dei sintomi che abbiamo appena descritto. Questo perché l’uso del prodotto in ambienti chiusi aumenta il livello di concentrazione di ammoniaca nell’aria superiore ai livelli di sicurezza.
Infine, l’esposizione ripetuta e prolungata ai vapori dell’ammoniaca può causare l’aggravamento di disturbi respiratori già presenti, come l’asma, e può contribuire all’insorgenza di malattie respiratorie croniche. E’ quindi utile limitare l’uso di prodotti a base di ammoniaca o l’ammoniaca pura, soprattutto in ambienti chiusi e non aerati.
Pericoli della combinazione con altri prodotti
Un aspetto di cui si parla poco è legato ai pericoli derivanti dell’utilizzo di ammoniaca con altri prodotti, in particolare con la candeggina, perché la reazione tra i due principi attivi produce clorammine, che sono gas tossici che possono causare gravi irritazioni di natura respiratoria e, in concentrazioni elevate, possono essere letali.

Anche la combinazione tra ammoniaca e acidi comuni, come l’aceto bianco o l’acido muriatico, può generare vapori irritanti e assai pericolosi. L’ammoniaco non deve essere mescolata con l’acool etilico perché ciò determina la formazione di idrazina, una sostanza altamente tossica per la salute umana, instabile e potenzialmente esplosiva.
Inoltre, occorre fare attenzione a non mescolare l’ammoniaca con altri prodotti come detergenti contenenti tensioattivi e profumi poiché potrebbero verificarsi reazioni chimiche imprevedibili che emettono vapori tossici e irritanti. E’ fondamentale seguire sempre le istruzioni riportate sulla confezione ed evitare di usare insieme questi prodotti, mescolandoli o usandoli in sequenza.
Alternative all’ammoniaca
Per le pulizie del bagno, per evitare di rovinare le superfici e i rischi connessi alla salute umana, ci sono valide ed efficaci alternative per la pulizia degli ambienti domestici e per i sanitari, che risultano meno nocive e anche meno impattanti sull’ambiente. Ad esempio, l’acido citrico è un ottimo disincrostante naturale.

L’acido citrico è un composto organico e può essere usato efficacemente contro i depositi di calcare e le macchie di acqua e di sapone. Il bicarbonato di sodio rappresenta un’altra valida alternativa perché può essere utilizzato come abrasivo delicato per pulire le superfici del bagno senza rovinarle e senza graffiarle.
Il percarbonato di sodio è un’alternativa più sostenibile ed ecologica rispetto all’ammoniaca ed è utile per sbiancare e igienizzare senza emettere sostanze tossiche ed irritanti. Anche l’aceto bianco diluito in acqua può essere efficacemente utilizzato per pulire e per disinfettare le superfici del bagno, riducendo l’esposizione a sostanze chimiche pericolose.