
La muffa è un prodotto dell’umidità, un fungo che può causare complicazioni anche gravi a livello respiratorio. Averla in casa significa dover intervenire in maniera tempestiva, per capirne l’origine ed eliminarla prima che si diffonda. Dall’umidità di risalita a un tetto che necessita di manutenzione, la muffa però si annida persino negli armadi.
Armadi e muffa
La muffa può essere generata da abiti riposti ancora umidi in un cassetto, o semplicemente dal contatto con una parete interessata dal problema. La prima cosa da fare in questi casi, come accennato, è capire esattamente quale sia l’origine e andare alla radice della causa: se questa è rappresentata dagli abiti, basterà farli asciugare meglio.

Se è una parete a trasudare muffa, invece, la questione potrebbe essere più complessa e richiedere l’intervento di professionisti del settore che faranno un sopralluogo, così da trovare la soluzione più idonea. Una volta sanificata la parete ed eliminata la fonte, però… l’odore sembra permanere in ante e cassetti.
Per liberarsene, una strategia molto semplice è quella di tenere l’armadio ben aperto e vuoto, così da farlo arieggiare, magari con una finestra aperta in aggiunta. Ma se ciò non bastasse, è possibile ricorrere ad altri metodi che elimineranno quello sgradevole odore. Aceto, limone, bicarbonato o dispositivi “mangia”-umidità: cosa scegliere?
Rimedi naturali
Per profumare l’armadio che ha preso l’odore di muffa, si può disporre una ciotola di acqua calda nella quale inserire delle scorze di limone, che emaneranno un odore penetrante a contrasto con quello più sgradevole. Va bene anche l’aceto, seppure l’aroma possa risultare più pungente o un inodore bicarbonato.

Le tre cose possono anche essere mixate insieme per avere un effetto più deciso, ma ovviamente dipende molto anche dai “gusti” personali. Usare dei prodotti antimuffa che catturano l’umidità è sicuramente un buon metodo, tuttavia sarebbe sempre opportuno fare in modo che l’armadio resti asciutto e scevro da infestazioni da questo fungo.
Per rendere l’interno del nostro guardaroba di nuovo profumato, si può anche pensare a un lavaggio con prodotti specifici, ma non aggressivi: il legno, in special modo, va trattato con un panno appena umido e qualche goccia di aceto o limone, come nell’infusione che abbiamo visto. Oppure con prodotti specifici per il materiale.
Asciutto e profumato
Se si intende detergere l’armadio con acqua, ovviamente, oltre a non usarne in quantità eccessiva sul legno, è indispensabile asciugare per bene tutto perché altrimenti si crea una catena di eventi che non si spezzeranno. L’umidità, in effetti, richiamerebbe altra potenziale muffa… Meglio quindi prevenirla in tutti i modi possibili.

I profumatori per armadio sono molto diffusi e gradevoli e spesso hanno forme simpatiche e decorative. I tipici sacchetti di lavanda sono tra i più “gettonati” anche in borsa, perché rilasciano un aroma fresco che sa di primavera, mentre altri sono da completarsi con l’applicazione di oli essenziali a piacere.
Un altro metodo, se l’aroma piace particolarmente, è quello di utilizzare i fondi di caffè, che sono un assorbi-odori eccellente da posizionare nei punti strategici. Ovviamente, qualora non si desideri rischiare di macchiare l’armadio, meglio creare un sacchetto fai-da-te e chiuderlo per bene usandolo come un profumatore.
Umidità nemica
Prevenire l’umidità non è facile, soprattutto se non si interviene in maniera profonda e professionale. In generale, far prendere aria alla stanza da letto, odo ovunque sia collocato l’armadio, con le ante e i cassetti un po’ aperti è altamente auspicabile, persino nel periodo invernale. magari basta aprire le finestre nelle ore centrali della giornata.

L’aria è ovviamente nemica dell’umidità, così come una corretta igiene della stanza. Ripulire i punti di muffa se si riformano diventa importantissimo, pur se lontani dall’armadio: consente di avere un’aria sempre pulita e salubre da respirare, evita che le spore possano diffondersi anche ad altre superfici e rende tutto sano.
L’odore di muffa e sgradevole, specie se si attacca ai vestiti e costringe a lavarli di nuovo. I profumatori, persino quelli spray dedicati ai tessuti, possono aiutare, ma bisogna scongiurare la ricomparsa dell’umidità in ogni modo possibile. Il sale per esempio è un altro elemento che assorbe l’umidità in maniera eccellente.