La scelta degli alberi da frutto da coltivare è ampia e variegata, soprattutto grazie al clima mite e temperato tipico delle regioni mediterranee, che favorisce una ricca selezione di specie. Tuttavia, non tutti gli alberi da frutto garantiscono la stessa produttività . Quali sono, dunque, le varietà più consigliate per ottenere raccolti abbondanti? Abbiamo individuato alcune delle opzioni più interessanti.
Alberi produttivi: quali scegliere?
La fruttificazione è una caratteristica comune a molte piante, ma negli alberi da frutto assume un valore particolare: molte delle varietà oggi coltivate sono il risultato di incroci e selezioni mirate, o di cultivar appositamente sviluppate per massimizzare la resa produttiva.

Tra le specie più diffuse spiccano senza dubbio meli e peri, disponibili in numerose varietà , molte delle quali sono apprezzate per la loro resistenza sia ai cambiamenti climatici sia alle principali malattie e ai parassiti. Questi alberi hanno una crescita piuttosto rapida, iniziando a fruttificare generalmente dopo il quarto anno di vita, con raccolti che si concentrano tra la fine dell’estate e l’autunno inoltrato.
Ancora più semplice da coltivare è il susino, una delle specie di alberi da frutto più diffuse in Europa, storicamente apprezzata per la sua abbondante fioritura e la notevole resistenza alle intemperie. Il susino si adatta bene a diversi ambienti e può offrire raccolti consistenti anche in periodi differenti dell’anno.
Quelli a crescita più rapida
Alberi come il pesco e l’albicocco, appartenenti alla stessa famiglia botanica, richiedono maggiori attenzioni ma sono in grado di produrre frutti già dopo due o tre anni dalla messa a dimora, soprattutto con l’arrivo dell’estate, subito dopo la spettacolare fioritura che li caratterizza.

Il nocciolo, pur essendo principalmente associato alla frutta secca, si dimostra estremamente produttivo se coltivato nelle condizioni ideali: predilige un clima stabile, non eccessivamente umido, e inizia a fruttificare tra la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, a seconda della varietà . La pianta cresce con una velocità media e necessita di almeno cinque anni per produrre i primi frutti.
Il mandorlo, molto apprezzato per i suoi frutti e le sue numerose cultivar europee, trova il suo habitat ideale in zone dal clima caldo, con temperature che non scendano mai sotto i 13-14 gradi per garantire una buona fruttificazione, soprattutto durante l’estate. Cresce piuttosto rapidamente, ma richiede una buona ventilazione e un ambiente leggermente umido per svilupparsi al meglio.
Operazioni preliminari per gli alberi da frutto
Per ottenere risultati soddisfacenti, è fondamentale preparare adeguatamente il terreno e scegliere con cura le piante da mettere a dimora. Nella maggior parte dei casi, è preferibile acquistare piante già sviluppate piuttosto che partire dalla semina, in modo da accelerare i tempi di crescita e fruttificazione.
In base alla specie selezionata, è importante individuare il periodo più adatto per l’innesto e la messa a dimora, consultando eventualmente i calendari specifici per ogni varietà .

Quasi tutte le specie di alberi da frutto prediligono terreni ricchi di sostanze nutritive ma ben equilibrati nella composizione. È essenziale eliminare le erbacce che potrebbero ostacolare la crescita iniziale e successiva della pianta, compromettendo la produttività futura.
La concimazione del terreno è un passaggio cruciale, da effettuare preferibilmente con prodotti naturali come il letame ben maturo, evitando materiali troppo freschi o eccessivamente umidi che potrebbero favorire lo sviluppo di funghi. Il concime va incorporato nel terreno prima della messa a dimora, sia in campo aperto che in orto o giardino, dopo averlo lavorato accuratamente con zappa e rastrello.
Irrigazione e cura
Durante i primi mesi, e almeno per il primo anno, la pianta ha bisogno di adattarsi al nuovo ambiente: è quindi fondamentale garantirle una buona esposizione alla luce solare, evitando però i raggi diretti troppo intensi. L’ideale è una luminosità costante ma non eccessiva, accompagnata da un livello di umidità adeguato.

Nelle prime settimane dopo la messa a dimora, il terreno deve essere mantenuto ben irrigato; successivamente, la quantità d’acqua può essere gradualmente ridotta. Un aspetto fondamentale della cura degli alberi da frutto è la potatura, che nei primi anni serve a dare forma alla pianta e, in seguito, a mantenerne la produttività .
La potatura, da effettuare sempre lontano dai periodi di produzione, ha lo scopo di eliminare rami secchi o improduttivi e qualsiasi elemento superfluo, come i polloni: queste nuove crescite, se non controllate, possono rallentare la produzione di frutti e vanno quindi limitate per favorire una fruttificazione abbondante e regolare.