Scopri i sette alberi da frutto che ti regalano raccolti abbondanti senza fatica

La scelta degli alberi da frutto da coltivare è ampia e variegata, soprattutto grazie al clima mite e temperato tipico delle regioni mediterranee, che favorisce una ricca selezione di specie. Tuttavia, non tutti gli alberi da frutto garantiscono la stessa produttività. Quali sono, dunque, le varietà più consigliate per ottenere raccolti abbondanti? Abbiamo individuato alcune delle opzioni più interessanti.

Alberi produttivi: quali scegliere?

La fruttificazione è una caratteristica comune a molte piante, ma negli alberi da frutto assume un valore particolare: molte delle varietà oggi coltivate sono il risultato di incroci e selezioni mirate, o di cultivar appositamente sviluppate per massimizzare la resa produttiva.

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Tra le specie più diffuse spiccano senza dubbio meli e peri, disponibili in numerose varietà, molte delle quali sono apprezzate per la loro resistenza sia ai cambiamenti climatici sia alle principali malattie e ai parassiti. Questi alberi hanno una crescita piuttosto rapida, iniziando a fruttificare generalmente dopo il quarto anno di vita, con raccolti che si concentrano tra la fine dell’estate e l’autunno inoltrato.

Ancora più semplice da coltivare è il susino, una delle specie di alberi da frutto più diffuse in Europa, storicamente apprezzata per la sua abbondante fioritura e la notevole resistenza alle intemperie. Il susino si adatta bene a diversi ambienti e può offrire raccolti consistenti anche in periodi differenti dell’anno.

Quelli a crescita più rapida

Alberi come il pesco e l’albicocco, appartenenti alla stessa famiglia botanica, richiedono maggiori attenzioni ma sono in grado di produrre frutti già dopo due o tre anni dalla messa a dimora, soprattutto con l’arrivo dell’estate, subito dopo la spettacolare fioritura che li caratterizza.

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Il nocciolo, pur essendo principalmente associato alla frutta secca, si dimostra estremamente produttivo se coltivato nelle condizioni ideali: predilige un clima stabile, non eccessivamente umido, e inizia a fruttificare tra la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, a seconda della varietà. La pianta cresce con una velocità media e necessita di almeno cinque anni per produrre i primi frutti.

Il mandorlo, molto apprezzato per i suoi frutti e le sue numerose cultivar europee, trova il suo habitat ideale in zone dal clima caldo, con temperature che non scendano mai sotto i 13-14 gradi per garantire una buona fruttificazione, soprattutto durante l’estate. Cresce piuttosto rapidamente, ma richiede una buona ventilazione e un ambiente leggermente umido per svilupparsi al meglio.

Operazioni preliminari per gli alberi da frutto

Per ottenere risultati soddisfacenti, è fondamentale preparare adeguatamente il terreno e scegliere con cura le piante da mettere a dimora. Nella maggior parte dei casi, è preferibile acquistare piante già sviluppate piuttosto che partire dalla semina, in modo da accelerare i tempi di crescita e fruttificazione.
In base alla specie selezionata, è importante individuare il periodo più adatto per l’innesto e la messa a dimora, consultando eventualmente i calendari specifici per ogni varietà.

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Quasi tutte le specie di alberi da frutto prediligono terreni ricchi di sostanze nutritive ma ben equilibrati nella composizione. È essenziale eliminare le erbacce che potrebbero ostacolare la crescita iniziale e successiva della pianta, compromettendo la produttività futura.

La concimazione del terreno è un passaggio cruciale, da effettuare preferibilmente con prodotti naturali come il letame ben maturo, evitando materiali troppo freschi o eccessivamente umidi che potrebbero favorire lo sviluppo di funghi. Il concime va incorporato nel terreno prima della messa a dimora, sia in campo aperto che in orto o giardino, dopo averlo lavorato accuratamente con zappa e rastrello.

Irrigazione e cura

Durante i primi mesi, e almeno per il primo anno, la pianta ha bisogno di adattarsi al nuovo ambiente: è quindi fondamentale garantirle una buona esposizione alla luce solare, evitando però i raggi diretti troppo intensi. L’ideale è una luminosità costante ma non eccessiva, accompagnata da un livello di umidità adeguato.

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Nelle prime settimane dopo la messa a dimora, il terreno deve essere mantenuto ben irrigato; successivamente, la quantità d’acqua può essere gradualmente ridotta. Un aspetto fondamentale della cura degli alberi da frutto è la potatura, che nei primi anni serve a dare forma alla pianta e, in seguito, a mantenerne la produttività.

La potatura, da effettuare sempre lontano dai periodi di produzione, ha lo scopo di eliminare rami secchi o improduttivi e qualsiasi elemento superfluo, come i polloni: queste nuove crescite, se non controllate, possono rallentare la produzione di frutti e vanno quindi limitate per favorire una fruttificazione abbondante e regolare.

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