Prato perfetto senza la gramigna: i segreti per un giardino impeccabile in primavera

Un prato perfetto senza gramigna sembra un’utopia e invece può diventare realtà! Le soluzioni che puoi avere a disposizione nel caso in cui volessi eliminare la semina della gramigna, sono a portata di mano, basta esserne consapevoli. Continua con la lettura e scoprile adesso, nel corso dell’articolo di oggi.

Il prato: elemento fondamentale del giardino

Un giardino senza prato non può essere definito tale! Il prato è l’elemento che più di ogni altro, se ben curato e mantenuto al meglio, può rappresentare un continuum per quel che riguarda il colore verde, tipico di ogni prato che si rispetti. Le piante, poi, giocano la loro parte a completamento.

Uno spazio verde, in altre, parole, è verde principalmente grazie alla presenza di aree destinate alla semina, alla crescita, allo sviluppo e al mantenimento di specie vegetali erbacee in grado di formare un tappeto continuo, compatto e uniforme che chiamiamo comunemente “prato”. Tra le specie più gettonate troviamo la gramigna, ad esempio.

Questa pianta tende, a differenza di altre, a crescere in verticale, seppure per altezze di qualche decina di centimetri. Questa caratteristica fa sì che i prati in cui è presente debbano essere tagliati regolarmente per abbassare la loro altezza e far sì che l’ambiente appaia, alla vista, più ordinato e curato.

Lo stile del prato

Nonostante, all’apparenza, un prato possa essere uguale all’altro, in realtà esistono, come accennato, numerose specie erbacee differenti e, oltre ad esse, svariati stili di prato. Il classico dei classici è rappresentato dal prato all’inglese che, con il suo verde intenso, è un inno all’eleganza e alla raffinatezza senza tempo.

Più rustico è il prato che vede protagoniste specie resistenti alla siccità, come, appunto, la gramigna. Questa caratteristica lo rende meno esigente del prato all’inglese, in termini di irrigazione e di altri interventi colturali. E’ particolarmente adatto per ambienti rurali e di campagna. Non è tutto! Non possiamo non citare, infatti, il prato fiorito.

Questa ultima (ma non per importanza) tipologia di prato prevede la semina non solo di specie vegetali erbacee di vario tipo ma anche di piante in grado di fiorire, mantenendosi, comunque, di dimensioni ridotte, adatte, quindi, ad una distesa erbosa. Alcuni esempi? Margherita, trifoglio e achillea tra le più gettonate.

Prato: non solo gramigna!

Chi l’ha detto che un prato è tale solo se presenta gramigna? Le alternative che possono essere ottenute evitando di utilizzare le semenze di gramigna sono varie. Prima di elencarle, però, potrebbe essere interessante capire perché, talvolta tale specie vegetale non è apprezzata e, quindi, si voglia sostituirla con altre tipologie di erbe.

Pur essendo una specie resistente e rustica, la gramigna potrebbe tendere a invadere gli spazi e a “soffocare” le altre specie presenti, comportandosi come una infestante. Questo aspetto potrebbe non essere ben accetto da chi vorrebbe un prato facilmente gestibile e più variegato. Inoltre, il suo aspetto rustico, potrebbe non esser adatto ad alcuni contesti.

Insomma, nel caso in cui volessi creare un giardino verde, che necessiti di scarsa manutenzione in termini di irrigazione ma da tagliare con regolarità e da gestire in termini di espansione, allora un prato di gramigna potrebbe fare per te. Altrimenti, potresti valutare le alternative che ti proponiamo nei paragrafi seguenti.

Le alternative alla gramigna

Ecco a te alcune specie alternative alla gramigna, che potrebbero rendere il tuo prato piacevole alla vista, verde e compatto. La prima pianta erbacea che ti proponiamo è la Dichondra repens, tappezzante erbacea caratterizzata da piccole foglie rotondeggianti, dal colore verde intenso. Essa è molto resistente alla siccità e non necessita di interventi di taglio.

Proseguiamo con la Festuca arundinacea, resistente al calpestio, più della Dichondra repens, questa specie erbacea risulterebbe tra le migliori alternative alla gramigna nelle nostre zone, adattandosi perfettamente al clima mediterraneo. Inoltre, la sua crescita lenta permette di intervenire più sporadicamente per l’effettuazione di tagli meccanici, che potrebbero risultare fastidiosi per alcuni.

Non può mancare, in lista, il trifoglio nano, in grado di creare delle ampie distese erbose, dall’aspetto compatto e morbido. Anche in questo caso, quella che ti proponiamo è una specie resistente e rustica che, quindi, riesce a sopportare egregiamente i periodi siccitosi estivi. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

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